CATANIA. Nella
giornata di giovedì 17 gennaio, il signor Pietro
Crisafulli, padre della vittima della strada Domenico scomparso il 6 marzo del 2017 in un incidente stradale
avvenuto nel quartiere Barriera di Catania all’altezza dell’incrocio tra via del Bosco e via De Logu, ha sporto denuncia nei
confronti di Giuseppa Cassaniti.
Tra le motivazioni elencate a sostegno del post pubblicato
sulla sua personale pagina Facebook “sciacallaggio, offese ed altri reati alla
memoria di mio figlio Mimmo e di tutte le altre persone che vivono il mio
stesso dramma”. “Mi auguro - si legge -,
ed esigo dal Procuratore Capo di Catania, od altro luogo, che veramente metta
la parola fine a queste schifezze in danno di tutte le vittime della strada”.
L’udienza preliminare, tenutasi lo scorso 8 gennaio, ha
portato al patteggiamento tra la GIP Giuseppina
Montuori e la difesa di Anastasia
Conti, la quale è stata condannata ad una pena pari a 5 mesi e dieci giorni
con la condizionale e non menzione nel casellario giudiziario, oltre alla
revoca della patente di guida. Nell’occasione, l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus,
A.I.F.V.S., presieduta da Alberto
Pallotti, chiamato in causa direttamente dalla famiglia Crisafulli nei mesi
precedenti, si è costituita parte civile al fine di aiutarla e sostenerla. Una
ventina di giorni prima lo stesso presidente Alberto Pallotti aveva scritto ed
inviato varie Pec al Procuratore, al PM, al Tribunale, una
comunicazione con alcune richieste, ed avvisando che era stata indetta una
manifestazione, poi avvenuta, davanti al tribunale di Catania, in sostegno
delle ragioni di vittime.
In data 7 gennaio alle 0re 19.29 veniva pubblicato, sul sito
internet www.vittimestrada.org e alle ore 19.37 nella pagina facebook Associazione Italiana Familiari Vittime
della Strada Onlus, A.I.F.V.S. Onlus
entrambi a firma del presidente Giuseppa
Cassaniti, un comunicato che faceva un resoconto del processo relativo alla
morte di Domenico Crisafulli. Un
modus operandi che ha fatto andare su tutte le furie la famiglia della vittima,
anche perché sono stati fatti chiari riferimenti a dei meriti pressoché
personali. Praticamente come se la signora Cassaniti
avesse avuto un ruolo importante nel patteggiamento che l’imputata ha ottenuto
il giorno seguente. Pietro Crisafulli,
che ha sottoscritto la querela, ha smentito ogni tipo di impegno da parte della
Cassaniti ribadendo che l’associazione
è stata ammessa nella persona del presidente Alberto Pallotti.
“Mi sento molto offeso
per il grave danno subito e per questo tentativo di sostituzione di persona
– si legge -. Inoltre l’avvocato
Incardona, presente al processo, non ha sollevato alcuna obiezione circa la
rappresentanza dell’Aifvs Onlus nel processo da parte di Alberto Pallotti.
Ovviamente, se fosse stato nominato dalla Cassaniti avrebbe dovuto farlo
presente al giudice, cosa non avvenuta”. Crisafulli sostiene che la signora Giuseppa Cassaniti abbia cercato
attivamente di boicottare la manifestazione avvenuta all’esterno del tribunale,
tanto da invitare, anche telefonicamente, alcune persone a non partecipare.
Il padre della vittima ha sottolineato la costanza delle
presenze di Alberto Pallotti, presidente Ass.ne “A.I.F.V.S onlus” di Verona, Elena Ronzullo, presidente Ass.ne “Mamme Coraggio” di Aversa, Salvatore Guerino, presidente Ass.ne “Siciliana Contribuenti”,
Biagio Ciaramella di Aversa, Salvo Capuano di Catania, Giuseppe
Incardona avvocato del foro di Palermo,
Emilio Perfetti, avvocato del foro
di Paola, in Calabria, e Maria Maugeri
di Catania.
Comunicato stampa ricevuto da:
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS (A.I.F.V.S.)
Per informazioni: albertopallotti@me.com - vittimestradaverona@gmail.com
Telefono: 392 188 1975 - 339 193 4491
Telefono: 392 188 1975 - 339 193 4491
Sede legale: via Giuseppe Abba 12, 37126 Verona
CF: 97184320584
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