Generale Marco Bertolini contro il sindacato. Girolamo Foti: “Calpestata dignità dei militari, chieda scusa”
ROMA. Sono parole
che non restano nel dimenticatoio quelle pronunciate dal generale in pensione Marco
Bertolini, candidato alle elezioni europee con Fratelli d’Italia, e
riguardanti i sindacati militari.
Nel corso di un comizio pubblico (https://www.youtube.com/watch?v=PaP5FReSAs0), il patriota e paracadutista italiano ha sottolineato
come per un Italia libera, indipendente, sovrana, forte ed anche temuta nel
mondo, combatterono i soldati e non - citando il discorso intrattenuto - “i
teorici, i giornalisti, o gli specialisti di leggi e regolamenti. Qualcuno pare
voglia mettere tutto questo in un cassetto polveroso”. “In quest’ultimo anno - ha aggiunto il superiore -, oltre alla
trascuratezza, l’esercito italiano ha subito anche l’umiliazione,
attraverso provvedimenti come la sottoalimentazione o la sindacalizzazione.
Quest’ultimo organismo potrebbe trasformarsi nella smilitarizzazione dei
militari e la sua approvazione è passata nel silenzio generale. Una ventata di
pari opportunità - attacca -che
ha consegnato a tutti noi delle immagini fino a qualche tempo fa oggetto di
sanzioni disciplinari o penali. Oggi vengono salutate come una grande
evoluzione culturale. Si rischia di trasformare in tanti Checco Zalone
in cerca di posto fisso quella che dovrebbe essere la nostra migliore
gioventù”.
“Sono davvero indignato per quanto affermato dal generale
Marco Bartolini - dice il
presidente del sindacato Libera Rappresentanza dei Militari, Girolamo Foti -.
Le parole di colui che, secondo Giorgia Meloni, è stato un pilastro
dell’esercito italiano nel dopoguerra e che è un aspirante parlamentare
europeo, mi lasciano sbigottito. In pochi minuti ha calpestato la dignità ed il
pensiero della stragrande maggioranza dei militari aderenti al sindacato, ma,
soprattutto, di coloro i quali ci mettono anima e cuore. Chieda scusa a loro
per le sue parole: si può essere contrari, ma bisogna comunque rispettare il
cambiamento. E’ falso il concetto secondo cui la smilitarizzazione ha origine
dal sindacato”.
Il presidente di LRM sottolinea
come Bertolini si potesse “risparmiare la battuta richiamante Checco Zalone.
Non scenderò ai suoi livelli, anzi, chiederò a tutti i nostri associati di
rendere virale il suo intervento. In questo modo, tutti i militari conosceranno
il pensiero del candidato di Fratelli d’Italia. Nulla da dire contro al
partito, ma non è stata, di certo, un’uscita felice quella del generale”.
Foti cita un punto della costituzione, lasciando spazio a
poche interpretazioni: “L’ufficiale di alto grado dovrebbe sapere meglio di me
che la costituzione, su cui ognuno di noi ha giurato, sottolinea, all’articolo
52, come l'ordinamento delle Forze armate si riconduca allo spirito democratico
della Repubblica. Non gli devo, di certo, ricordare che le sentenze della Corte
Costituzionale sono stata emanate dalla Repubblica Italiana per il popolo, come
nel caso della numero 120 del 2018, che, difatti, ha sancito il diritto
sindacale anche per i militari. Sono convinto che i tanti giovani
volontari italiani presenti nel mondo,
vero orgoglio di questa nazione, siano contenti di sapere che persone che la
pensano come lei siano giunti alla pensione. Credo che, con le sue
esternazioni, debba cercare consensi elettorali dall’alto e non dal basso. Oggi
è in atto una vera rivoluzione: le vittime del dovere hanno riacquistato
dignità con questo governo, i militari godono di più attenzioni rispetto al
passato. Finalmente è terminata quell’epoca in cui i militari camminavano a
testa bassa senza tutele di alcun tipo rispetto ai capricci di qualche
comandante. Oggi, coloro i quali abuseranno dei poteri a loro conferiti per i
ruoli ricoperti - conclude -, si
ritroveranno i sindacati al loro cospetto. Il generale Bertolini si goda la
pensione e lasci in santa pace i militari che desiderano il cambiamento”.
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